Il procuratore capo di Prato, autore del libro Il biennio di sangue, commenta la riforma Nordio: «Se attuata sarebbe epocale. Ho però il forte timore che possa compromettere l’indipendenza della magistratura. Serve un intervento urgente sui tempi biblici del processo penale e sulla mancanza di personale amministrativo e magistratuale. Sono più di 150 anni che nel nostro paese esiste una convivenza tra le mafie e lo stato»
Giovedì 30 ottobre il Senato voterà la riforma della giustizia voluta dal governo. Luca Tescaroli, procuratore capo di Prato, è uno dei magistrati che hanno attraversato trent’anni di indagini sulle stragi mafiose (il suo ultimo libro, Il biennio di sangue edito da Paper First, affronta quanto accaduto tra il 1993 e il 1994). Procuratore, come giudica la riforma della giustizia che sarà votata domani al Senato? Sono troppo rispettoso delle prerogative del parlamento per giudicare la riforma, che


