L’assoluzione per incapacità di intendere e volere ha prodotto un attacco ai magistrati, “colpevoli” secondo l’opinione pubblica di una sentenza troppo lieve
- Un ottantenne, reo confesso dell’omicidio della moglie, è stato assolto per difetto di imputabilità dovuto a vizio totale di mente e verrà detenuto in una Rems.
- Il caso ha suscitato grande clamore mediatico, che si è tradotto in un attacco ai giudici della corte d’assise che hanno emesso la sentenza. Addirittura, il tribunale ha diramato una nota, che anticipa le motivazioni della sentenza.
- I giudici sono vittime del processo mediatico, perchè «subiscono una espropriazione della propria giurisdizione e vedono ridotte le proprie “sentenze” a semplici “opinioni”», ha detto il professore di diritto penale, Vittorio Manes.