La seconda procura più importante d’Italia in bilico

Milano è il nuovo fronte del caso Palamara: assedio al procuratore capo Greco

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Il focus dell’audizione al Csm è stato il ruolo del procuratore capo milanese. L’ex magistrato ha detto che a fargli i nomi di chi nominare a Milano erano stati i capicorrente. Eppure, per Greco potrebbe profilarsi un procedimento disciplinare

  • Durante l’audizione, a Palamara sarebbero state poste domande circoscritte sulla condotta del procuratore capo di Milano, Francesco Greco. Palamara avrebbe smentito che fosse lui l’ispiratore delle nomine degli aggiunti.
  • Dentro la commissione alcuni consiglieri hanno provato ad allargare lo spettro delle domande anche a Roma, per ricostruire un quadro più ampio. Eppure, alcune fonti confermano che al Csm si starebbe valutando l’ipotesi di un procedimento disciplinare contro Greco.
  • Il tutto si incastona nella partita per la sua successione, che vedrebbe contrapposto un candidato di continuità, Maurizio Romanelli, e uno di rottura come Nicola Gratteri. E c’è il timore che un attacco frontale a Greco potrebbe favorire mediaticamente una scelta in favore di un successore esterno.

C’è un riflettore puntato sulla procura di Milano e in particolare sul procuratore capo Francesco Greco. Ad accenderlo è stata l’audizione del 24 marzo di Luca Palamara, convocato su richiesta della prima commissione del Consiglio superiore della magistratura. I contenuti sono stati secretati e l’ascolto di Palamara in veste di testimone, organizzato in tutta fretta, non ha potuto essere trasmesso in diretta da Radio Radicale. Ma ogni parola è stata messa a verbale. «È stato il procuratore Gr

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