- Nelle ultime settimane Domani è finito al centro di uno scontro con Eni che ha chiesto il pagamento di 100mila euro entro dieci giorni a titolo di risarcimento per una presunta campagna diffamatoria.
- Il magistrato Nello Rossi è direttore editoriale di Questione giustizia, la rivista giuridica di Magistratura democratica: «La tutela generale è insufficiente. Per i giornalisti è necessario un regime di tutela specifico, meglio rispondente alle peculiarità del mondo dell’informazione», spiega.
- «Non sono un esperto di retroscena politici. Ma credo che la politica dovrebbe avere più coraggio e più capacità innovativa. E non solo sul versante delle liti temerarie».
La libertà di informazione è uno dei principi costituzionali più citati, ma anche meno difesi nella prassi. Denunce pretestuose per diffamazione e liti temerarie contro i giornalisti vengono spesso utilizzate non per veder tutelata (e risarcita) la propria reputazione, ma per inibire l’iniziativa di chi indaga per far emergere verità che sempre più spesso vengono taciute. Nelle ultime settimane Domani è finito al centro di uno scontro con Eni che ha chiesto il pagamento di 100mila euro entro di



