Intervista al giudice

Sabella: «Lo stragismo battuto grazie ai pentiti. I Brusca e quella frase su Portella»

Il magistrato ricorda l’arresto di Giovanni Brusca, autore di 200 omicidi, e ne ha seguito la collaborazione con la giustizia. Ora è libero dopo 25 anni di carcere. Tra i fatti mai raccontati da Sabella, l’incontro con il padre del boss e quella frase sulla strage

Tra i ricordi di Alfonso Sabella, giudice a Roma e cacciatore di latitanti nella Palermo post stragi, uno ci porta indietro nel tempo alla strage di Portella della Ginestra, Primo maggio 1947. Un ricordo inedito e che mette la mafia, con il sistema di cui faceva parte, al centro di quella mattanza. Un ricordo che spunta mentre Sabella racconta le lacrime nel giorno dell’arresto di Giovanni Brusca e la collaborazione con la giustizia. Sabella, lei ha arrestato e seguito il pentimento di Brusca,

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