L’intervista a Michael Walzer

Ucraina, l’etica della guerra economica: intervista a Michael Walzer

Servicemen of Donetsk People's Republic militia walk past damaged vehicles during a heavy fighting in an area controlled by Russian-backed separatist forces in Mariupol, Ukraine, Tuesday, April 19, 2022. Taking Mariupol would deprive Ukraine of a vital port and complete a land bridge between Russia and the Crimean Peninsula, seized from Ukraine from 2014. (AP Photo/Alexei Alexandrov)
Servicemen of Donetsk People's Republic militia walk past damaged vehicles during a heavy fighting in an area controlled by Russian-backed separatist forces in Mariupol, Ukraine, Tuesday, April 19, 2022. Taking Mariupol would deprive Ukraine of a vital port and complete a land bridge between Russia and the Crimean Peninsula, seized from Ukraine from 2014. (AP Photo/Alexei Alexandrov)
  • Intervistato da Domani, il teorico della “guerra giusta” sostiene che l’aggressione russa sia un atto criminale e spiega perché è diversa dall’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti nel 2003.
  • Per Walzer questa è una grande occasione per la sinistra, come lo fu la chiara presa di posizione su sanzioni e fornitura di armi durante la guerra spagnola negli anni trenta. 
  • Parlando di una possibile risoluzione del conflitto, Walzer sostiene che senza un pieno riconoscimento da parte della Russia della sovranità del governo ucraino, le sanzioni dovrebbero continuare. 

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