Per alcuni settori della destra estrema nostalgica di fascismo e nazismo il 7 ottobre è stato una forma di “resistenza”. Per alcune grange della sinistra estrema terzomondista è stato una “ribellione” al colonialismo di Israele. E così l’antisemitismo ha impedito una discussione sul sionismo radicale
Il 7 ottobre, un anno fa, fu l’esempio più bestiale di antisemitismo. Gli ebrei massacrati in quanto ebrei dai terroristi di Hamas nei kibbutz, a un rave party, per la strada. Un grumo di Shoah. Sarebbe stato necessario dare il nome esatto alla carneficina, senza se e senza ma. Subito si ingenerò artatamente la confusione semantica per difendere l’indifendibile, un giustificazionismo che dal lessico si trasformò in azione. Per alcuni settori della destra estrema nostalgica di fascismo e nazismo,



