- Novecentonovantatre è un numero che, letto insieme agli altri (all’indice di contagio abbassato, alle ospedalizzazioni, in terapia intensiva e no, in calo) pare meno spaventoso nonostante, ripeto, sia il più alto dall’inizio dell’emergenza pandemica.
- Mi sono chiesta perché invece questo numero – proprio a me che vado dicendo da mesi sempre che i numeri devono essere letti in un contesto – mi abbia spaventato.
- Forse questo siamo diventati – forse lo sono diventata, io – persone che per non vedere i morti, pensano alla vita e alle sue faccende. Anche a una vita rappresentata come una vicenda di mero consumo.
Novecentonovanatre, tra le altre proprietà, è un numero naturale, è un numero dispari, è un numero composto con quattro divisori (1,33,331,993). Poiché la somma dei suoi divisori escluso se stesso è minore dello stesso 993, è anche un numero difettivo. Alla voce che Wikipedia Italia riserva ai numeri naturali bisognerebbe aggiungere che 993 è il numero delle persone morte di Covid in Italia l’altro ieri, il 3 dicembre 2020. Sarebbe una forma di memoria, e una possibilità laica di rito. Sarebbe a



