- Novecentonovantatre è un numero che, letto insieme agli altri (all’indice di contagio abbassato, alle ospedalizzazioni, in terapia intensiva e no, in calo) pare meno spaventoso nonostante, ripeto, sia il più alto dall’inizio dell’emergenza pandemica.
- Mi sono chiesta perché invece questo numero – proprio a me che vado dicendo da mesi sempre che i numeri devono essere letti in un contesto – mi abbia spaventato.
- Forse questo siamo diventati – forse lo sono diventata, io – persone che per non vedere i morti, pensano alla vita e alle sue faccende. Anche a una vita rappresentata come una vicenda di mero consumo.
Abbiamo bisogno di tempo per raccontare i morti da Covid, oltre che per contarli
04 dicembre 2020 • 19:23