Commenti

Allargare l’Unione europea nel 2030 si può e si deve. In nome del soft power

Sarebbe nell’interesse di tutti cominciare ad immaginare un’Unione a 30, offrendo a Montenegro, Albania e, perché no, Moldavia, un orizzonte temporale definito e credibile: le esperienze passate mostrano che una data precisa e relativamente vicina costituisce un catalizzatore decisivo per le riforme. Ne beneficerebbero anche la credibilità e il soft power del Vecchio Continente

Il Progress Report sugli Stati candidati all’adesione all’Ue che la Commissione di Bruxelles produce ogni autunno è arrivato quest’anno in un contesto politico e strategico particolare, fra guerra in Ucraina, presidenza Trump e riarmo europeo. Anche per questo, le sue valutazioni potrebbero – anzi, dovrebbero – avere un impatto maggiore rispetto al passato più recente. Da quando l’Unione ha accolto la Croazia, nell’ormai lontano 2013, le sue porte sono rimaste rigorosamente sigillate (la chiusur

Per continuare a leggere questo articolo