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All’Italia servono stazioni d’appalto qualificate, ma Salvini va in direzione opposta

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 16-02-2023 Roma Politica Senato - Question time Nella foto Matteo Salvini 16-02-2023 Rome (Italy) Politics Senate - Question time In the pic Matteo Salvini
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 16-02-2023 Roma Politica Senato - Question time Nella foto Matteo Salvini 16-02-2023 Rome (Italy) Politics Senate - Question time In the pic Matteo Salvini
  • Senza stazioni appaltanti qualificate, che siano capaci di gestire bene il contratto, in tutte le sue fasi, non solo non realizziamo, da qui al 2026, il Pnrr, ma ci condanniamo a non spendere le risorse per investimento anche nel futuro.
  • Da decenni l’Italia combatte con la frantumazione delle stazioni appaltanti, oltre 35mila, nella quasi totalità prive di capacità tecniche, anche minime. Ma su richiesta del ministro Matteo Salvini anche il nuovo codice appalti ha fissato un importo molto elevato cioè 500mila euro, 
  • L’obiettivo consentire ai piccoli comuni di continuare a svolgere le gare anche senza qualificazione. In questo modo l’obiettivo della qualificazione è ancora una volta rimandato a tempi migliori.

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