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Altro che sostituzione etnica: quello che preoccupa è la sostituzione culturale

  • Il ministro Francesco Lollobrigida ha paventato una «sostituzione etnica». Tutto questo indica chiaramente che il governo ha paura del diverso.
  • Purtroppo un processo di sostituzione etnica è già in atto. L’etnia dei milioni di elettori che hanno votato questa coalizione di governo è quella che crede in una politica migratoria di esclusione, nel non rispetto dei diritti civili (Lgbt) e dei diritti sociali (minori spesa per salute e istruzione).
  • Questa etnia ha sostituito quella che crede nella democrazia, nell’unità dello stato, che promuove il rispetto dei diritti civili e sociali, che cerca di ridurre le disuguaglianze sociali, che ritiene la transizione ecologica un dovere verso le generazioni future.

Le ultime dichiarazioni della presidente Giorgia Meloni e di altri membri del governo in materia di migrazione sono assai preoccupanti e vanno esaminate in un contesto più ampio. In Italia la carenza di manodopera è ormai un fenomeno cronico il cui costo, date le dinamiche del mercato del lavoro, sta diventando esorbitante. Gli ultimi dati di Unioncamere-Anpal evidenziano che quasi un lavoratore su due è di difficile reperimento. Per BCG (Boston Consulting Group) le imprese, e quindi i gover

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