- Amazon ha annunciato un aumento del prezzo del suo abbonamento Prime da 119 a 139 dollari, primo rincaro dal 2018. Si potrebbe dare la colpa all’inflazione, ma un aumento del 17 per cento è troppo alto per avere quella spiegazione.
- Si tratta di una prova di forza da monopolista, proprio come i libri di testo predicono: quando un’azienda ottiene una quota di mercato così larga che i suoi clienti non hanno vere alternative, inizia ad alzare i prezzi.
- Lo strapotere di Facebook potrebbe forse incrinarsi presto. Ma come si possa costruire un’alternativa ad Amazon, è davvero difficile da immaginare.
Amazon sta uscendo dalla pandemia più forte che mai, e non è detto che sia una buona notizia. I conti trimestrali di questi giorni fungono un po’ da bilanci di questo strano biennio pandemico che ha stravolto stili di vita e di consumo: dopo un inarrestabile periodo di crescita, le piattaforme digitali arrancano, Facebook vede addirittura calare i suoi utenti, PayPal sprofonda in borsa, Netflix non riesce a mostrare tassi di crescita degli abbonati che convincano davvero il mercato delle sue pr



