Sui profili della manifestazione i motori sono già caldi, e anche in questa edizione la strategia di comunicazione sembra essere la litote militante. Sostanzialmente, Atreju esiste perché non è la festa de l’Unità. Ma allora perché si prendono in prestito Gramsci e Pasolini per la campagna promozionale?
Comincia il conto alla rovescia per l’evento più atteso dell’anno da giovani meloniani e pensatori non allineati. Dopo l’edizione con piste da pattinaggio sul ghiaccio e mercatini di prodotti rigorosamente italici, Atreju lascia il Circo Massimo e trasloca ai giardini di Castel Sant’Angelo. «E al contrario della Festa dell’Unità, ci possono venire proprio tutti», annuncia entusiasta Galeazzo Bignami (e per fortuna non è Carnevale). La campagna promozionale Sui profili della manifestazione i mot


