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Banca d’Italia,  le dimissioni anticipate di Ignazio Visco sarebbero nell’interesse di tutti

  • Da giorni si discute dell’ipotesi di dimissioni anticipate del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il cui mandato scade a fine 2023. Se lasciasse subito, Draghi, il presidente Sergio Mattarella e questo parlamento potrebbero guidare una successione al riparo dalle dinamiche elettorali. Che scusa potrebbe trovare Visco per lasciare?
  • La domanda è mal posta: se lo scopo è sottrarre la guida della Banca d’Italia allo spoil system, non servono giustificazioni di copertura. Meglio dirlo esplicitamente.
  • La gestione Visco non lascerà rimpianti, mettere subito qualcuno di esterno, con una cultura diversa, capace di reinventare la Banca d’Italia e portarla fuori dal Novecento sarebbe anche un’ottima cosa per tutta via Nazionale.

Il dilemma è evidente e la risposta meno scontata di quello che potrebbe sembrare: mettere in sicurezza le nomine cruciali, a cominciare dalla Banca d’Italia, prima delle elezioni 2023 e con Mario Draghi a palazzo Chigi, o lasciarle alla prossima legislatura e al prossimo parlamento, sapendo che nel migliore dei casi sarà un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia e nel peggiore un’accozzaglia instabile? Da giorni si discute dell’ipotesi di dimissioni anticipate del governatore di B

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