- L’appello promosso da 300 professori universitari, a cominciare dal celebre storico Alessandro Barbero, in difesa degli evasori vaccinali indica uno dei punti più bassi della pur deprecabile storia degli intellettuali firmaioli all’italiana.
- Studenti e professori vaccinati dovrebbero rifiutarsi di collaborare con chi, per un capriccio antiscientifico, vuole esporli al rischio di contrarre la peste della nostra epoca.
- Studenti e docenti dovrebbero rifiutarsi di avere a che fare con docenti e colleghi senza Green Pass. Chi si indigna per le posizioni di Barbero, o di Massimo Cacciari può smettere di comprare i loro libri.
L’appello promosso da 300 professori universitari, a cominciare dal celebre storico Alessandro Barbero, in difesa degli evasori vaccinali indica uno dei punti più bassi della pur deprecabile storia degli intellettuali firmaioli all’italiana. L’appello contesta l’obbligo del Green Pass in università, con argomentazioni assai fragili, ma il punto più indifendibile del testo è quello che avalla l’equivalenza che circola nei più osceni gruppi estremisti tra richiesta del passaporto vaccinale e le



