La riforma eversiva della destra sulla giustizia ci offre una nuova occasione per tornare sul luogo di un recente delitto. Avremo un referendum e, stavolta, senza l’ostacolo insormontabile del raggiungimento del quorum. Vanno evitati due errori. Il primo è di sottovalutare le prese di posizioni dei partiti moderati del centro sinistra, il secondo è cadere di nuovo nella tentazione di risolvere per via referendaria questioni identitarie
Della riforma della giustizia, il cui iter parlamentare procede ormai spedito, è stato ricordato – e persino rivendicato dalla destra – di essere un omaggio postumo a Silvio Berlusconi. Vero, ma con un’avvertenza fondamentale. La continuità “storica” rispetto al berlusconismo non riguarda tanto la separazione delle carriere, quanto la messa sotto tutela politica dei giudici. Era questo il vero sogno eversivo di Berlusconi. Non la semplice riformalizzazione del potere giudiziario, ma la sua sotto



