- Sono stato per qualche mese vicepresidente di un governo Berlusconi. Non farò conto allora che la mia parola possa essere neutra.
- Berlusconi è stato – insieme – l’amico e il nemico del populismo italiano. Un’ambiguità tutt’altro che innocente, che ora gli presenta il conto.
- Oggi egli sembrerebbe invocare ricette di buonsenso e quasi tentare di porsi al di fuori e al di sopra della mischia. Peccato che quella invocazione avvenga ben oltre il tempo che il fato gli aveva concesso.
È la storia a dirci che Berlusconi non può essere diverso da ciò che è stato
20 maggio 2022 • 21:06