L’UNIONE EUROPEA CHE VERRÀ

Blanchard audace ma non abbastanza: sul nuovo patto di stabilità Ue si gioca la democrazia

  • La proposta di Blanchard, Leandro e Zettelmeyer, rischia di tornare al sistema tolemaico rispetto alla questione del debito e alla sostenibilità. Quello che serve è mediare tra diverse linee di politica economica e a decidere dovrebbero essere parlamento europeo e Ecofin.
  • La responsabilità politica è anche il tema che ci induce a dissentire riguardo alle procedure previste per l’applicazione del limite europeo alla politica fiscale demandate a procedure di infrazione o corte di giustizia.
  • Non è più il tempo di eludere le domande fondamentali sull’assetto istituzionale europeo, ma di rispondere ad esse.

Quando all’inizio della pandemia i ministri dell’economia dell’Unione europea decisero di attivare la general escape clause (clausola di sospensione) del Patto di stabilità e crescita, si impegnarono anche a riattivarlo non appena le circostanze lo avessero reso possibile. A distanza di un anno sembra ormai chiaro che quella che doveva essere una sospensione temporanea costituirà piuttosto una transizione verso un nuovo assetto di norme. Infatti, se il patto di stabilità dovesse essere riatt

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