- Sia il “buono avviamento” (150 euro a tutti i maggiorenni che ne fanno richiesta) che il “buono sostegno” hanno lo stesso difetto: danno soldi al potenziale paziente, ma non si preoccupano dell’effetto del bonus.
- La ragione dietro l’intervento è che durante la pandemia sia aumentata la domanda potenziale di supporto psicologico ma che non tutti possano permettersi le tariffe degli psicologi. Ipotizziamo che uno psicologo chieda 50 euro all’ora.
- Se ci fossero molti psicologi senza pazienti e un numero di potenziali pazienti gonfiato dal Covid, agli psicologi disoccupati basterebbe offrire tariffe più basse. Offerta e domanda si incontrerebbero senza bisogno di aiuti pubblici.
Il “bonus psicologo” deve aiutare i pazienti, non gli psicologi
15 gennaio 2022 • 14:49Aggiornato, 15 gennaio 2022 • 16:35