- Cacciari e Agamben ammoniscono a non trasformare il vaccino in «una sorta di simbolo politico-religioso». Spiegano che «ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile.
- Qualunque cosa uno possa pensare non siamo dinanzi a formulazioni sguaiate né ci troviamo a commentare qualche scombinato persuaso che un complotto globale starebbe per sparargli sottopelle un micro-chip.
- Esiste un livello del confronto che investe le strategie di contenimento del contagio, compreso il contenuto della democrazia e dei principi costituzionali sulle libertà della persona.
Personalmente considero il vaccino una “benedizione” della nostra epoca e sono favorevole al Green Pass. Di più, credo dovrebbe essere interesse di chi lavora, e non solo, ottenerlo come garanzia ulteriore per i soggetti fragili, soprattutto se non vaccinabili, anche al fine di scongiurare nuove chiusure. Aggiungo che considero doveroso l’obbligo vaccinale per categorie di operatrici e operatori dai quali dipendono servizi pubblici essenziali. Voglio dire che la mia posizione, al pari di altr



