- Non manca molto alle prossime elezioni regionali in Calabria. Gli elettori e i partiti dovrebbero riflettere su un fatto accaduto il 30 luglio scorso. Il giorno, cioè, della sentenza del processo denominato Gotha che si è svolto a Reggio Calabria nel corso degli ultimi quattro anni.
- Il processo è un concentrato di politica e storia, con documenti che saranno utili agli storici per ricostruire alcune delle vicende più oscure del paese. Per la prima volta viene riconosciuta una componente di vertice e «riservata», nascosta, della ‘ndrangheta, la mafia calabrese oggi più potente al mondo.
- Quel che però non è stato raccontato è il sistema messo sotto accusa dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, che ha ottenuto la condanna anche dei politici che in Calabria e in Italia contavano più di Caridi e che con quest’ultimo hanno condiviso un pezzo di strada assieme.
Non manca molto alle prossime elezioni regionali in Calabria. Gli elettori e i partiti dovrebbero riflettere su un fatto accaduto il 30 luglio scorso. Il giorno, cioè, della sentenza del processo denominato Gotha che si è svolto a Reggio Calabria nel corso degli ultimi quattro anni. Un dibattimento rilevante per la storia non solo giudiziaria del territorio, ma anche per la storia politica degli ultimi vent’anni della regione e del paese, con riferimenti ai lontani anni Settanta, alla stagione



