verso le regionali

Cara candidata Bruni, la ’ndrangheta non è solo affare dei tribunali

  • La ‘ndrangheta non è una questione che interessa solo i magistrati. Lo hanno capito in Calabria, lo hanno capito al nord. Per questo sono rimasto davvero stupito e sorpreso leggendo quella frase in un’intervista di Amalia Bruni, candidata alla presidenza della regione Calabria in coalizione con Pd, Cinque stelle e art. 1.
  • Francamente non so spiegarmi perché la dottoressa Bruni abbia detto che «per i clan c’è un terreno fertile dettato anche dal bisogno. Se non hai lavoro e la ‘ndrangheta te lo offre, magari ti pieghi». Magari fosse solo questo il problema della ‘ndrangheta!
  • Non basta dire, come fa la candidata, che «uno che è indagato deve farsi da parte anche se si sente innocente per non mettere in difficoltà gli altri» perché ci vuole davvero molto di più.

La ‘ndrangheta è questione di cui si devono occupare i tribunali». Questa frase io l’ho sentita per lungo tempo sin da quando portavo i pantaloncini corti. L’ho sentita in Calabria, nella mia terra, e l’ho sentita ripetere nelle regioni del nord. Poi, dopo che molti hanno (e abbiamo) scritto libri e articoli, fatto convegni e lezioni nelle scuole le cose sono cambiate, e s’è capito che la ‘ndrangheta non è una questione che interessa solo i magistrati. Lo hanno capito in Calabria, lo hanno capi

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