Caro Calenda, ho sempre avuto simpatia per il suo movimento a cui sono stato anche brevemente iscritto l’anno scorso, ma non la voterò e non tanto per la rottura con il Partito democratico, scelta che comunque considero errata, ma perché lei non ha compreso le esigenze di molti cittadini italiani e pertanto non si pone neppure l’obiettivo di affrontare tali esigenze.

I suoi due messaggi principali sono: la capacità e la competenza di realizzare un buon governo efficace e la cosiddetta agenda Draghi. Lei però non si è mai chiesto, come purtroppo la gran parte dei partiti di centrosinistra e dei suoi elettori, perché Draghi appaia dei sondaggi così popolare anche a molti elettori del centrodestra.

Come Draghi

Draghi viene apprezzato per la sua competenza e per l’efficacia che ha saputo dimostrare nell’affrontare alcuni temi importanti che il suo governo si è trovato di fronte; la competenza e l’esperienza sono un valore compreso dalla maggioranza dei cittadini, ma esse non sono un’agenda politica come lei sta pensando; sono piuttosto lo strumento per realizzare un’agenda politica.

La maggioranza degli italiani ha come principali temi di riflessione e di preoccupazione: il lavoro; la sua precarietà e spesso la sua remunerazione troppo bassa; la sicurezza; una crisi identitaria in un mondo che a livello globale e anche locale, a causa dell’immigrazione, sta cambiando molto velocemente.

Sedotti e abbandonati

(Agf)

I cittadini che maggiormente stanno soffrendo di questi problemi sono, in Italia come in tutto il mondo occidentale, coloro che vivono nei piccoli centri e nelle campagne, coloro che vivono nelle periferie delle grandi città, le persone con un livello di istruzione medio basso e infine soprattutto coloro che hanno opportunità di lavoro e di reddito precarie ed insufficienti.

Queste persone sono l’ossatura dei votanti per la destra in Italia e più in generale per i partiti populisti in Europa e negli Stati Uniti. Questo perché i partiti liberal democratici e di centrosinistra non solo non fanno concrete proposte per affrontare questi problemi, ma considerano ormai questi temi con un certo disprezzo.

Questi partiti, come ha ben analizzato l’economista Piketty, parlano ormai solo a cittadini “ricchi” o di risorse economiche e/o di risorse culturali e che quindi sono in grado di superare i problemi che affliggono “gli altri”.

Quindi gli elettori dei partiti liberal democratici e di centro-sinistra non riescono quasi neppure a comprendere questi problemi e i loro leader parlano solo ad essi spingendo così queste fasce sociali e culturali direttamente nelle mani della destra e dei populisti, che certamente non hanno soluzioni a questi problemi, ma che almeno li prendono in considerazione e parlano con questi elettori.

Incapacità di parlare

(Agf)

“L’agenda Draghi” è quindi emblematicamente l’esempio più forte di incapacità di comprendere le preoccupazioni e i problemi di molte persone, e questa incapacità è totalmente presente anche se meno formalmente accentuata nel Pd.

Voterò per disperazione Pd, solo perché non penso che il centrodestra abbia alcuna soluzione per i problemi che sa riconoscere, e soprattutto per l’assenza nel centrodestra di qualsiasi capacità etica e professionale.

Non soffrirò “l’estremismo” di Sinistra italiana perché anch’essi fanno parte di questo mondo radical chic che fa battaglie ideologiche, invece che comprendere le esigenze delle persone e imparare un po’ da Melenchon e Sanders. L’elemento più drammatico è che lei e il Pd non vi accorgete neppure di questa situazione, e con voi quasi tutti i vostri elettori, che il 26 settembre, dopo una probabile cocente sconfitta, malediranno tutti gli altri invece che incolpare sé stessi.

© Riproduzione riservata