- Le cronache di questi giorni si sono volentieri soffermate sul presunto rafforzamento di Xi Jinping, presentato come il leader cinese più forte dai tempi di Mao Zedong.
- A dire il vero, il paragone con Mao non dovrebbe inorgoglirlo troppo, perché, dopo il 1949, il Grande Timoniere ebbe raramente un sicuro controllo del timone, andando vicino a esserne allontanato almeno due volte.
- La riduzione delle aspettative “spiega” la svolta autoritaria di Xi Jinping: i suoi giri di vite sono una sorta di anti Tienanmen preventivo.
Lo spettacolo dei delegati del XX Congresso del Partito comunista cinese in piedi ad applaudire ritmicamente per più minuti un compiaciuto Xi Jinping è sconcertante. Non solo perché richiama alla mente tempi bui del nostro passato e, probabilmente, del nostro futuro, ma anche e soprattutto perché offre un desolante squarcio di luce sui guai che sta passando la Cina (e, di conseguenza, il mondo intero). Le cronache di questi giorni si sono volentieri soffermate sul presunto rafforzamento di Xi



