- L’attacco con la vernice contro il Senato ha avuto il grande merito di far capire che il nodo dello scontro in atto sul clima è l’assenza di qualsiasi scelta capace di fermare l’emergenza.
- Il governo Meloni parla di ambiente ma punta ad aumentare le emissioni di gas serra con nuove autostrade, incentivi per auto diesel e a benzina, caldaie a gas, più tubi, trivellazioni e rigassificatori. Ma l’opposizione a questo disastro climatico non esiste.
- Cosa possono fare i ragazzi se non protestare e provare a farsi sentire? Spetta ai partiti trovare le risposte ai problemi, scegliere tra gli interessi e mettere in linea il nostro Paese con l’Europa e con scelte che fanno bene all’economia e all’ambiente.
La vernice lanciata contro il muro del Senato ha avuto il grande merito di spazzare via il velo di ipocrisia che da troppo tempo caratterizzava i commenti sulle manifestazioni dei giovani ecologisti. La novità insopportabile di questa protesta, la ragione del livore di tanti commenti letti in questi giorni, non è nelle forme dell’attacco ai palazzi del potere – già ripuliti, si trattava di vernici lavabili –, quanto nel fatto che questi ingenui contestatori chiedano risposte subito. Che non si



