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Come gli italiani hanno imparato a far finta di essere “bianchi”

(Illustrazione di Gianluca Costantini)
(Illustrazione di Gianluca Costantini)

Chi è cresciuto nell’Italia degli anni Ottanta, prima che la società diventasse multietnica, ha sperimentato un razzismo prodotto anche dalla paura di essere espulsi dal club della “bianchezza” dopo essere stati discriminati per anni come emigranti.

  • “Per capire il razzismo di oggi si deve enucleare il razzismo di ieri: la storia coloniale dell'Italia, una storia di violenze. Ma c'è sempre stato anche dell'altro, quel lampo di terrore che ho visto balenare negli occhi dei genitori dei miei compagni di classe: la paura di non essere considerati abbastanza bianchi”.
  • "Gli abitanti di Libia e Corno d'Africa hanno molti tratti comuni con gli italiani, fisici e culturali, e negli anni della colonizzazione le élite hanno cercato con ogni mezzo necessario di distinguere un "noi”, i colonizzatori, da un “loro”, i colonizzati".
  • “L'Italia ha bisogno ora più che mai di capire che è sempre stata creola e che per una buona volta si deve lasciare alle spalle tutte le sue ansie di bianchezza”.

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