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Con il nuovo Dpcm regolano vacanze e cenoni ma per la scuola resta il caos

  • Il diritto all’istruzione è tra quelli più sacrificati dall’inizio della pandemia. Alcuni presidenti di regione e sindaci vietano la didattica in presenza, in contrasto con le disposizioni dall’ultimo Dpcm. I Tar adottano decisioni discordanti. Il caos-scuola prosegue.
  • Una norma del nuovo Dpcm sancisce la didattica in presenza alle superiori per il 50 per cento della popolazione studentesca e attribuisce ai prefett il compito di coordinare i servizi di trasporti con lo sfasamento delle entrate a scuola. Il problema resta la carenza di trasporti adeguati.
  • Le risorse per i trasporti non mancano, anche la legge di Bilancio prevede nuovi stanziamenti. Le Regioni continuano a chiedere una modulazione della domanda, senza prevedere adeguati interventi sull’offerta.

L’Italia si appresta a diventare un’area di colore uniforme, tendente al giallo. Sarà un Natale quasi normale nei giorni precedenti le festività, per consentire alle persone di fare acquisti, quindi sostenere l’economia, anche se si creano assembramenti. Sarà un Natale molto diverso nei giorni delle feste, con una stretta tesa a evitare spostamenti nonché riunioni con amici e parenti, per non creare assembramenti. La “ratio” è chiara. Continua a sfuggire, invece, la logica delle scelte sulla scu

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