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La Consulta e i “vizi” dei Cpr: si fermino le deportazioni

Un autobus all'entrata dei centri per migranti costruiti in Albania dal governo italiano. Foto: Ansa/Domenico Palesse
Un autobus all'entrata dei centri per migranti costruiti in Albania dal governo italiano. Foto: Ansa/Domenico Palesse

Dopo la sentenza della Corte costituzionale, che riconosce un “vulnus” a danno dei diritti dei migranti nei Cpr, si attende un intervento del legislatore. Nel frattempo sarebbe meglio evitare ulteriori trattenimenti in Albania che, a seguito di questa pronuncia, potrebbero essere oggetto di ricorso

La recente sentenza della Corte costituzionale in tema di centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) lascia un senso di incompiutezza. La Corte, infatti, pur riconoscendo vizi di legittimità nelle norme che disciplinano il trattenimento degli stranieri in tali centri, non ha accolto le questioni di costituzionalità sollevate. Spetta al legislatore – ha detto – sanare i vizi riscontrati. Pertanto, fino a quando quest’ultimo non riterrà di intervenire, la situazione resterà quella attuale, con il “

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