- Nel momento del voto di fiducia Conte ha dimostrato di non essere l’avvocato degli italiani, come si era definito all’inizio del suo primo governo, affossando il governo, che in questi giorni gli italiani avevano chiaramente espresso di voler mantenere.
- Conte è un leader abituato a tradire come fece con Salvini dopo la caduta del governo giallo-verde e come ha fatto mercoledì scorso con Letta e Speranza dopo l’accordo preso per il voto favorevole al governo.
- Come spesso succede, però, chi semina vento raccoglie tempesta. E non sarà solo Conte a raccogliere tempesta per il suo partito. Sta succedendo a Forza Italia con l’uscita di Gelmini, Brunetta e Carfagna.
Il 2 aprile scrissi su queste colonne che la strategia di Giuseppe Conte era dettata dal risentimento verso Draghi, usurpatore del posto di premier al quale Conte si era molto affezionato. Un giudizio in seguito condiviso da alcuni affermati commentatori politici. Questa visione è confermata dal fatto che Conte ha prodotto un sistematico attacco al governo Draghi, peraltro formato anche da ministri Cinque stelle, firmando per primo l’atto della sua caduta. E nel momento del voto di fiducia ha d



