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Contro i ritardi sul Recovery Fund non ci sarà un vaccino

  • Oggi si paga l’impreparazione alla “seconda ondata”. È bene non commettere lo stesso errore quando sarà passata. Per sconfiggere il Covid-19 si confida nel vaccino. Per la crisi economica e sociale occorre la capacità di approntare misure mirate. 
  • Nei prossimi mesi un forte aiuto arriverà dal Recovery Fund. Per fruirne, servirà indicare progetti idonei a generare l'impatto più duraturo, tra l’altro, in termini di crescita, occupazione, resilienza economica, sociale e dei sistemi sanitari.
  • L’Italia è già in ritardo, anche perché poco usa a una valutazione degli impatti, ex ante ed ex post, delle politiche pubbliche. Sarà la volta buona per un cambio di cultura e paradigmi decisionali?

L’arrivo della “seconda ondata” ha fatto passare in secondo piano temi diversi da quello del contrasto al virus. Del resto, “la salute prima di tutto” non è solo un modo di dire. Ma “salute” significa anche “salvezza”, quindi pure organizzazione di ciò che servirà al Paese per “salvarsi” quando lo tsunami della pandemia sarà passato. Se oggi si paga l’impreparazione dovuta al tempo perso, cioè non impiegato per approntare quanto sarebbe stato necessario, è bene non commettere in futuro lo stesso

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