Commenti

Contro l’inflazione ci serve più concorrenza per difendere i deboli

  • Il conflitto in Ucraina e l’onda lunga della pandemia stanno mettendo in discussione il funzionamento dell’economia globalizzata su cui ha poggiato negli ultimi trent’anni il paradigma della crescita.
  • Questi ostacoli hanno già dato l’avvio a fiammate inflazionistiche che mettono a rischio la posizione dei soggetti più deboli che perdono potere di acquisto.
  • Per questo la reazione dei governi, ad avviso dell’Autorità, deve essere fondata sull’applicazione di rigorose politiche di concorrenza.

Nei giorni scorsi è stata presentata al parlamento dal presidente dell’Autorità della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli, la relazione annuale sull’attività svolta nell’anno precedente. Che ha confermato alcune linee tendenziali emerse già nelle precedenti relazioni, così rinforzando l’idea che il nuovo corso dell’antitrust nazionale e forse anche di quello europeo sia progressivamente più efficace, più attento ai valori dei trattati europei e meno ispirato dall’obbiettivo dell’effi

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE