- L’Eurogruppo approva senza modifiche sostanziali la riforma del Mes, bloccata per un anno dal rifiuto italiano a prendere atto di essere isolati in Europa sul salvastati;
- Il Mes resta prestatore di ultima istanza ai governi, con buona pace delle suggestioni italiane a coinvolgere la Bce, cosa impossibile nell’attuale cornice dei trattati;
- Lo strumento non è un acceleratore di default né un magnete per speculatori. Per ora non lo utilizzeremo ma, in caso di persistente incapacità a crescere, prima di attivarlo si farà ricorso al risparmio privato, a tutelare la solvibilità del debito pubblico. Ma questa non è colpa dell’Europa.
Cosa cambia davvero con la riforma del Mes: lo psicodramma e la realtà
01 dicembre 2020 • 11:52Aggiornato, 02 dicembre 2020 • 12:04