Manca solo un tassello alla riorganizzazione del quadro politico italiano: la caduta di Matteo Salvini. Prendete il punto di partenza del governo Draghi e vedrete il possibile arrivo.

Punto di partenza: a gennaio 2021 Sergio Mattarella affida l’incarico di formare il governo all’ex presidente della Bce perché il centrosinistra Pd-M5s è andato in stallo e poi è stato affondato dalle brame di Italia Viva di Matteo Renzi. Il Quirinale, assieme a tanti altri, considerava il governo Conte incapace di gestire la sfida del Pnrr. Mattarella chiama Draghi e sancisce il fallimento dei partiti. Nel giro di poche settimane quel centrosinistra finisce: via Nicola Zingaretti, al Pd arriva Enrico Letta, Beppe Grillo impone alla testa dei Cinque stelle Giuseppe Conte. Due ex premier che fin dall’inizio seguono traiettorie incompatibili: Letta vuole spingere il Pd a sinistra, sulla scia di Joe Biden.  Conte vagheggia un M5s moderato e centrista, ma intanto la galassia pentastellata esplode con Luigi Di Maio che gli sfila l’iniziativa politica, prima sui candidati sindaci poi sulla marcia al centro (con la scoperta del garantismo che piace ai politici a rischio indagine).

Il centrosinistra non sembra in condizione ambire al governo nel dopo Draghi, e infatti molti sperano di prolungare il mandato di Mattarella per rimandare l’approdo all’opposizione. Nel centrodestra Silvio Berlusconi è ai margini per la salute e Forza Italia si squaglia mentre Giorgia Meloni gode di simpatie trasversali, non più solo a destra, e aggancia il Pd nei sondaggi.

La Lega sfila al Pd il ruolo di forza responsabile di amministrazione, pochi riflettori e molti risultati concreti (è lo stile di Giancarlo Giorgetti). Questa destra ha già il suo candidato al Colle, Mario Draghi, che poi scioglierà le camere e, dopo elezioni anticipate, affiderà senza gli stessi timori di Mattarella il paese alla destra ripulita e che lo ha mandato al Quirinale.

Resta solo un ostacolo: l’inaffidabile Salvini, frequentatore di troppe cattive compagnie e troppe aule di tribunale. Resta solo da capire chi lo spingerà di lato.

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