- Da tempo il capo dello stato sta parlando a un paese che non pare granché attento. Su due temi in particolare, entrambi di rilievo. Il primo è che nonostante voci e pressioni non è disponibile a un secondo mandato.
- L’altro, più complesso, sta nell’asse del discorso letto il 2 giugno, festa della Repubblica, nel cortile di un Quirinale addobbato. Si è trattato dell’orazione più “politica” che un presidente della Repubblica si sia concesso in settant’anni e oltre di democrazia.
- E allora sul merito: quel discorso è il frutto di un tempo malato e di una democrazia oggi più fragile di quando Sergio Mattarella ha fatto il suo ingresso nel palazzo del Quirinale.
Così Mattarella ha consegnato ai giovani il futuro della Repubblica
13 giugno 2021 • 15:00