- Dopo il Covid, la guerra in Ucraina. Si può ragionevolmente temere che due crisi così pesanti, una di seguito all’altra, potrebbero sfiancare le economie dei paesi europei, accrescere le disuguaglianze, lasciare un debito pubblico e un disastro ambientale ancora più pesanti sulle spalle delle prossime generazioni.
- È ragionevole immaginare che due anni di intenso e protratto rodaggio della attività di concertazione tra Commissione, parlamento e Consiglio a Bruxelles, tra la Commissione von der Leyen e i governi nazionali abbiano reso molto più rapido il coordinamento e l’intesa di fronte all’invasione russa.
- Vladimir Putin ha forse pensato che nell’anno di grazia 2022 fosse arrivato il momento di radere al suolo e conquistare l’Ucraina assumendo di trovarsi di fronte a Stati Uniti in disarmo, un’Europa indebolita dalla Brexit, una von der Leyen dimezzata dopo l’uscita di scena di Angela Merkel.
Dopo il Covid, la guerra in Ucraina. Si può ragionevolmente temere che due crisi così pesanti, una di seguito all’altra, potrebbero sfiancare le economie dei paesi europei, accrescere le disuguaglianze, lasciare un debito pubblico e un disastro ambientale ancora più pesanti sulle spalle delle prossime generazioni. È anche vero però che l’Europa non avrebbe affrontato con tanta coesione e determinazione la seconda crisi senza la prima. Non per effetto della nota tesi funzionalista di Jean Mon



