- Penso che un uomo, per quanto stimato, competente, capace, da solo non basta. Non potrà farcela.
- Credo che questa – questa nella quale siamo immersi tra pandemia e futuro – sia una fondamentale sfida collettiva che avrebbe bisogno di scavo, nel passato e nel presente se con qualche eresia vogliamo immaginare il tempo prossimo.
- Servirebbe un principe? Forse più semplicemente serve un partito attrezzato, una comunità di senso oltre che di programmi, una sinistra dotata della propria cultura e non il simulacro della cultura degli altri.
La cronaca incalza. Giuseppe Conte, il premier uscente, ancora deve scuotere la campanella di fianco a Mario Draghi e già viene narrato come un questuante senese rimbrottato a stretto giro da chi, sia detto sine ira ac studio, non vanta titoli per farlo. L’impressione è che ogni cosa si consumi a velocità superiore. Allora ti viene il dubbio, solo quello, che pure la cronaca, volendo trovarle, matura su radici ben piantate in terra. Non come biografia dei singoli, è chiaro, ma nel prodursi e



