Stupore, ammirazione, brivido. Ma anche shock, persino paura. Il nostro rapporto con i record è cambiato parecchio da quando Jesse Owens regalò al mondo quello strepitoso pomeriggio con tanto di schiena malandata. I primati sono sempre uno scaffale della memoria: per chi non è proprio un ragazzino, dov’eravate quando Pietro Mennea stabilì il record del mondo dei 200 metri a Città del Messico tuttora primato d’Europa dopo quasi 46 anni? O quando Bob Beamon, nello stesso stadio, ancora prima, nel
Da Owens ai Giochi del doping libero: com’è cambiato il nostro rapporto con i record

24 maggio 2025 • 07:00


