- La didattica di questi mesi - o meglio, di questi due anni - non è stata didattica digitale. È stata una riproposizione, online, della didattica frontale.
- Le cause del problema sono da ricercare nella didattica, non nella tecnologia. Il modello della didattica unidirezionale che è stato utilizzato anche online - un modello che, troppo spesso, trascura le esigenze dei singoli studenti - non funziona né online né in classe.
- Il dibattito che sentiamo da mesi è: Dad, sì o no? Invece, potremmo cominciare ad approfondire insieme altre domande. Per esempio, come può il digitale aiutarci a rendere la didattica più inclusiva, partecipativa e più efficace?
Cogliendo l’invito del professor Marco Marzano, continuiamo a riflettere sulle direzioni della didattica online «prima che sia troppo tardi». Partiamo però dal chiederci: troppo tardi per cosa? Troppo tardi per combattere la mancata interazione degli studenti durante le lezioni? Troppo tardi per disabituarci alle comodità del digitale? O forse, più semplicemente, troppo tardi per definire una questione di termini, un’incomprensione che rischia di generare un boomerang anti tecnologia nella perc



