- Siamo al terzo anno di politica fiscale e monetaria di emergenza, dopo aver attraversato le onde improvvise della crisi del 2008 e di quella dell’eurozona.
- Se non riprendiamo il controllo rischiamo disastri, dall’inflazione galoppante alla crisi finanziaria.
- Come sarebbe bello poter oggi contare su spazio fiscale, liquidità moderata, tassi normali, per poter spendere liberamente, creare moneta, abbassare i tassi!
Mentre la guerra continua siamo lungi dal prevedere in modo credibile le spese pubbliche che ne deriveranno per i Paesi “occidentali”: dai sussidi ai produttori al sollievo dei costi energetici, dall’entità di tali costi agli oneri per i profughi, dagli aiuti all’Ucraina al costo degli armamenti. Prima ancora di cominciare i conti, dobbiamo decidere la qualità e l’entità del nostro coinvolgimento nella guerra. Mancano anche gli elementi per stimare le conseguenze della crisi bellica sulla cre



