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Dalla forza inattesa dell’euro qualche suggerimento non richiesto per il governo

17 January 2023, Hessen, Schmitten: In the morning haze, the Europaturm (l) and the headquarters of the European Central Bank (ECB) are seen from the Gro'er Feldberg in the Taunus Mountains. Photo by: Frank Rumpenhorst/picture-alliance/dpa/AP Images
17 January 2023, Hessen, Schmitten: In the morning haze, the Europaturm (l) and the headquarters of the European Central Bank (ECB) are seen from the Gro'er Feldberg in the Taunus Mountains. Photo by: Frank Rumpenhorst/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Molti economisti pensavano che l’euro avesse un “difetto di costruzione”: l’assenza di una politica fiscale comune poteva essere esiziale in caso di shock reali asimmetrici, rendendo la politica monetaria unica inefficace.Oggi invece constatiamo che l’euro è sopravvissuto a ben due di questi shock nell’arco di tre anni: il Covid e la crisi energetica con la guerra in Ucraina.

  • L’euro ha resistito e appare solido perché i vantaggi della moneta unica sono evidenti in quanto assicura tassi di interesse a lungo termine molto più bassi, a parità di inflazione, di quelli possibili con una moneta nazionale. E siamo lontani da una politica fiscale comune, ma sono stati fatti passi che, faticosamente, vanno nella direzione giusta.

  • Il Governo Italiano potrebbe trarre vantaggio dal rafforzamento dell’euro se solo si riposizionasse rispetto all’Europa.

È difficile riconoscere i grandi cambiamenti economici mentre avvengono: solo col tempo appiano chiari. La moneta unica in Europa, assieme alla globalizzazione, è stato uno di quelli che ha maggiormente caratterizzato l’ultimo ventennio. Al momento della sua costituzione, molti economisti pensavano che l’euro avesse un “difetto di costruzione”: l’assenza di una politica fiscale comune che, nel caso di shock reali asimmetrici - eventi imprevisti che colpiscono la struttura produttiva di un sin

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