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Dalla riforma Sullo alla guerra sul catasto, così il “blocco edilizio” frena le riforme

29/06/2020 Roma, Le rovine della Roma moderna. Nella foto l'ex Consorzio Agrario di Via Enrico Fermi, riconvertito a multisala cinematografica, ristorante e scuola di cucina del Gambero Rosso, supermercato e ambulatori ASL, ora ne resta solo lo scheletro sequestrato a causa di una speculazione edilizia
29/06/2020 Roma, Le rovine della Roma moderna. Nella foto l'ex Consorzio Agrario di Via Enrico Fermi, riconvertito a multisala cinematografica, ristorante e scuola di cucina del Gambero Rosso, supermercato e ambulatori ASL, ora ne resta solo lo scheletro sequestrato a causa di una speculazione edilizia
  • La discussione un po’ isterica sulla riforma del catasto al grido de “la casa non si tocca” fa rivenire in mente la più importante riforma mancata del primo centro-sinistra: una legge urbanistica che avrebbe risolto alla radice la questione della rendita fondiaria e della speculazione edilizia.
  • Il progetto, presentato nel 1962 dal ministro democristiano dei Lavori pubblici, Fiorentino Sullo, prevedeva la concessione ai comuni del diritto di esproprio preventivo delle aree edificabili incluse nei piani regolatori
  • Il lascito più importante della vicenda del 1963 è, comunque, l’affermazione del principio dell’assenza di regole per la politica della casa.

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