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Davanti alla violenza su chi prega siamo tutti fratelli e sorelle

  • Un altro delitto è stato commesso in un luogo di culto: un assassino islamista è entrato nella cattedrale di Nizza e ha ripetuto lo scempio evocativo della decapitazione sul cadavere di una donna cristiana
  • C’è un di più nell’uccidere chi prega, qualunque sia il credo. E lo si coglie se si prova ad intrecciare la lista di quelle carneficine, talmente numerose da rendere difficile l’elenco
  • Ci vorrebbe un martirologio comune, nome per nome, per dire che davanti alla violenza credenti e non credenti siamo fratelli tutti e tutte sorelle, custodi del nome dei dimenticati e della voce del loro sangue

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