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Il disegno imperialista di Trump. Senza dialogo né compromessi

Agitando i dazi, il tycoon fa leva su una doppia risorsa di potenza degli Stati Uniti: la prima è quella rappresentata dal loro impareggiabile mercato. La seconda rimanda agli attributi classici della potenza americana: la forza militare, il controllo dell’infrastruttura della globalizzazione, il persistente primato del dollaro. Tantissimo di quel che seguirà dipenderà dagli effetti sui consumatori americani. Per l’Europa l’unica via è quella dell’emancipazione

I dazi paiono essere al contempo mezzo e fine della politica estera di Donald Trump. Incarnano la sua promessa sovranista di far recuperare agli Stati Uniti la libertà e l’autonomia sacrificate sull’altare dei processi d’integrazione globale dell’ultimo mezzo secolo, emancipandoli dalle costrizioni imposte dalle tante interdipendenze dell’ordine internazionale contemporaneo. Servono, in teoria, a ridurre i passivi commerciali, generare le risorse con cui compensare la crescita del deficit provoc

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