Lo scorso aprile, il governo ha adottato il decreto legge Sicurezza trasfondendovi il testo dell’omonimo disegno di legge, già pienamente incardinato in parlamento, senza che vi fosse un’emergenza evidente. In questo modo, è stato svilito il ruolo delle Camere e dei singoli parlamentari, mettendo a rischio l’equilibrio tra il potere esecutivo e quello legislativo. Perciò il deputato Riccardo Magi ha presentato alla Corte costituzionale un ricorso per conflitto di attribuzione
Quando, lo scorso aprile, il governo aveva adottato il decreto legge Sicurezza trasfondendovi il testo dell’omonimo disegno di legge, era apparso subito evidente che si trattava di una forzatura giuridica. Forzatura che ora è stata messa nero su bianco in un ricorso per conflitto di attribuzione, presentato alla Corte costituzionale dal deputato Riccardo Magi. Il ricorso contesta una serie di profili: dalla distorsione della decretazione di urgenza alla compressione del ruolo delle Camere. In si



