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L’ostinato silenzio dei democratici Usa, incapaci di fare la loro rivoluzione

Certo pesa il disorientamento dopo la sconfitta, ma soprattutto ci sono le divisioni interne al partito. Tacciono i padri nobili, tra cui Clinton e Obama, le uniche voci che si sentono sono quelle di Sanders e Ocasio-Cortez. Il tutto testimonia dell’incapacità di affrontare la radicale novità dello scenario politico americano. A cominciare dai dazi

C’è un aspetto rimasto in ombra nei recenti strappi inferti agli equilibri economici e politici da Donald Trump: il silenzio dei democratici americani. Certo pesa il disorientamento dopo la sconfitta, ma soprattutto ci sono le divisioni interne al partito. Tacciono i padri nobili, tra cui Clinton e Obama, che avevano assecondato la globalizzazione reaganiana con l’impegno - non mantenuto - a regolarne gli effetti economici e sociali più critici. Dall’altra parte, sembra crescere tra i democratic

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