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Disuguagianze e welfare, il Pd non ha capito il caso Svezia

Swedish Prime Minister Magdalena Andersson speaks during an election rally at Celsiustorget, Uppsala, Sweden, Wednesday, Sept. 7, 2022. (Pontus Lundahl/TT News Agency via AP)
Swedish Prime Minister Magdalena Andersson speaks during an election rally at Celsiustorget, Uppsala, Sweden, Wednesday, Sept. 7, 2022. (Pontus Lundahl/TT News Agency via AP)
  • I partiti di sinistra scandinavi sono riusciti a contrastare meglio che altrove tra le democrazie avanzate la sfida delle disuguaglianze.
  • Ci sono riusciti riorganizzando il welfare (e non ridimensionandolo), mantenendo rapporti più stretti con i sindacati e valorizzando le relazioni industriali anche per la crescita della produttività, puntando a politiche per l’innovazione che hanno contribuito a rendere un’incisiva redistribuzione più sostenibile.
  • In questo quadro il partito socialdemocratico svedese resta al di sopra del 30 per cento (circa doppia di quella del Pd).

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Le elezioni svedesi sono state ignorate nel dibattito preelettorale. La lettura dei media ha probabilmente contribuito ad alimentare il disinteresse della politica. E’ prevalso infatti un messaggio omologante. L’uscita di scena del partito socialdemocratico, da decenni quasi sempre al potere, e la probabile costituzione di una coalizione di centro-destra, trascinata dal successo di una formazione populista e nazionalista di destra radicale (ma denominata “Democratici Svedesi”), sono state vis

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