È nato il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore, ha la stessa età della nostra democrazia. Appartiene alla generazione del Concilio e della Repubblica. La migliore gioventù cattolica, sulla frontiera tra la disubbidienza e la fedeltà
«Studiavo per diventare prete nel seminario per vocazioni adulte di Rivoli, ma avevo già il mio gruppo da seguire, non potevo lasciarli soli. Tutte le notti uscivo di nascosto da una finestra, un amico mi aspettava giù con la motoretta per portarmi a Torino. Alle sei del mattino tornavo ed ero pronto per la messa. Una mattina, al ritorno, si accendono le luci nel corridoio e mi ritrovo davanti il rettore. Avevo ritagliato una sagoma di cartone illuminata dall’abat-jour per far vedere dalla porta



