Il voto sarà il primo test per il partito conservatore che ha guidato il paese fuori dall’Unione europea e anche il primo vero collaudo elettorale per il nuovo leader dell’opposizione, Keir Starmer. E la gestione della pandemia non è il terrendo di scontro
Il 6 maggio nel Regno Unito si riaprono le urne per le elezioni amministrative, ma questo ‘super Thursday’ assume senza dubbio anche un valore politico.
Un test post-Brexit per i partiti tradizionali con la presenza di nuovi ‘secessionismi’ territoriali e identitari.
Per i cittadini europei residenti nel paese questa è l’ultima volta che possono esprimere il loro voto; e questa è anche la prima volta che la Gran Bretagna cancella un diritto di voto. Non un buon segnale.