- Il grande scrittore austriaco Stefan Zweig ha dedicato un libro memorabile alla nostalgia per il “mondo di ieri”, quello cosmopolita, luminoso e liberale che fu spazzato via dal nazismo.
- Il presidente del Consiglio Mario Draghi, invece, congeda con sollievo il suo “mondo di ieri”, quello nel quale “la sostenibilità del debito di un paese veniva misurata sull’andamento del tasso di interesse”. .
- Il mondo di ieri di Zweig non è mai tornato. Nello scenario di Draghi non c’è posto per la nostalgia, anche perché il mondo di ieri è molto simile a quello di oggi.
Il grande scrittore austriaco Stefan Zweig ha dedicato un libro memorabile alla nostalgia per il “mondo di ieri”, quello cosmopolita, luminoso e liberale che fu spazzato via dal nazismo. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, invece, congeda con sollievo il suo “mondo di ieri”, quello nel quale “la sostenibilità del debito di un paese veniva misurata sull’andamento del tasso di interesse”. Un mondo nel quale “tutti si chiedevano se uno Stato sarebbe stato in grado di sostenere quel debito, o



